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Susanna Parigi

Interprete sofisticata e autrice di grande spessore, Susanna Parigi è stata pianista di Riccardo Cocciante, vocalist di Claudio Baglioni e Raf. Diplomata in pianoforte, è solita chiamare “rumoristica” la sua maniera di suonare fisarmonica, percussioni e altro. Fiorentina ma trapiantata a Milano, propone un genere originale per il quale è stata usata per la prima volta la definizione “Pop letterario”.

Fin dal primo album Susanna tratta tematiche che riguardano la condizione femminile,  con un linguaggio nuovo per la musica d’autore italiana sia per l’uso di un certo vocabolario erotico, che si rifà alla poesia francese di fine ottocento, sia per le connessioni forti con letteratura e poesia, ma anche per la ricerca di strutture e modelli poco legati al cantautorato maschile. Nel progetto sostenuto con il fotografo Sebastião Salgado e con il filosofo Umberto Galimberti, tratta dell’assuefazione, della non-reazione davanti al declino, alla catastrofe economica, politica ma soprattutto etico-culturale; e delle “differenze”, invece, come possibilità di arricchimento, comprensione e accoglienza anche verso forme di vita inappartenenti. Per Medici Senza Frontiere scrive il brano “In differenze” sui lavoratori “invisibili” impiegati nei campi del Sud d’Italia. Ha avuto anche collaborazioni con il celebre chitarrista statunitense Pat Metheny, la cantante israeliana Noa e Tony Levin.

A luglio 2010 vince il Festival Teatro Canzone G. Gaber e il premio dedicato a Giorgio Lo Cascio. Nel cd “L’insulto delle parole”, racconta il disagio quotidiano di fronte allo scempio e alla manipolazione del vocabolario, e nei contributi video ospita: Pino Arlacchi, Corrado Augias, Lella Costa, Cesare Fiumi, Kaballà, Leonardo Manera, Andrea Pinketts, Bruno Renzi e Marco Travaglio. Susanna Parigi ha portato i suoi concerti in luoghi di prestigio come il Cortile del museo Nazionale del Bargello a Firenze, il Teatro Dell’Arte a Milano, il Teatro Puccini di Firenze, l’Ambra Jovinelli di Roma, il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, il Blue Note e Palazzo Reale di Milano.

Nel 2012 è tra i dieci finalisti del Premio Amnesty e mette in scena insieme all’amico giornalista Andrea Pedrinelli il concerto teatrale “Il saltimbanco e la luna”- Le canzoni, il giornalismo, Enzo Jannacci. Un omaggio a Enzo Jannacci che, attraverso le sue canzoni, narra la situazione del giornalismo e della musica in Italia. “APNEA” è un progetto che nasce dalla consapevolezza di vivere in “un’apnea artistica”, in un momento di particolare difficoltà per l’arte e l’espressione artistica. Da questo momento di disagio però possono nascere nuove possibilità. Un nuovo modo di fare arte non più allo scopo di arricchirsi o di soddisfare desideri narcisistici, ma per ripristinare le funzioni vitali di un organismo ormai atrofizzato, come l’immaginazione, la passione e la ridefinizione dei rapporti umani.

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2018-02-10T23:13:54+00:00